Circolo cittadino Sant'Agata

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12 Febbr/17 Agosto

La Festa

Il 12 Febbraio, conosciuto come "Ottava" è il giorno in cui si concludono i solenni festeggiamenti agatini. Otto giorni dopo l'uscita della "Vara" per il consueto giro nelle strade del centro storico, si svolgono infatti le ultime celebrazioni prima della chiusura definitiva. In questo giorno, a partire dalla prima mattinata fino alla sera è data la possibilità ai cittadini o ai semplici curiosi di poter prendere visione delle Sacre Reliquie della Santa contenute in reliquiari trasparenti. La sera vi è una solenne celebrazione religiosa, seguita dalla suggestiva processione in piazza Duomo del Busto e dello Scrigno, effettuata alla presenza dei fedeli e delle autorità cittadine. Poi entrambi i reliquiari vengono riposti definitivamente nella loro Cameretta, dove resteranno fino ai prossimi festeggiamenti di mezz'Agosto.

I festeggiamenti del 17 Agosto, detti anche di mezz’Agosto, furono istituiti in occasione del ritorno in Patria delle Reliquie di Sant'Agata, trafugata come bottino di guerra dal condottiero bizantino Giorgio Maniace. Questo episodio costituisce uno dei momenti più dolorosi della storia di Catania. Il 6 gennaio del 1040 infatti, fra la disperazione del popolo catanese e la protesta delle autorità ecclesiastiche, il corpo della Santa venne imbarcato su una nave e le Sacre Reliquie sarebbero state traslate nella chiesa di Santa Sofia a Costantinopoli.
Ma come vuole la tradizione, quasi un secolo dopo Sant'Agata apparve in sogno a Gisliberto, soldato della guerra imperiale bizantina, esprimendogli la precisa volontà di ritornare in Patria. Il soldato inizialmente non dette peso a quel sogno ma quando esso si ripeté per altre due volte, si confidò col commilitone Goselmo. Insieme decisero di assecondarlo. Le Sacre Reliquie agatine furono quindi da loro trafugate e imbarcate con destinazione Catania.
La sera del 17 agosto del 1126, dopo ben 86 anni di "esilio" il Corpo di Sant'Agata venne accolto a Catania, dove potè essere di nuovo venerato.
I catanesi, profondamente grati a Gisliberto e Goselmo, li elessero a concittadini e li vollero per sempre custodi delle Reliquie di Sant'Agata, in Cattedrale, dove anch’essi oggi riposano.

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